Per la serie VISTI DA VICINO vi propongo questa volta la figura del Cristo morto nella "Deposizione" del Caravaggio. La scelta muove da una recente e interessantissima conferenza/lezione che il prof. Antonio Paolucci, Sovrintendente dei Musei Vaticani, ha tenuto presso la Sala Sinopoli del Parco della Musica di Roma, nella quale ha proposto l'osservazione comparata dei nudi maschili di Michelangelo con quelli di Caravaggio, rilevando come, nonostante tra i due maestri corra più di un secolo di distanza, il Merisi abbia trovato ampia ispirazione dalle figure dei nudi maschili realizzate dal sommo Buonarroti. Uno degli esempi portati a dimostrazione di questa suggestiva tesi è proprio questa figura nella quale il Caravaggio ha disegnato il corpo del Cristo morto con la stessa intensità, la stessa perfezione anatomica di Michelangelo quando scolpisce il Cristo morto sulle gambe della Madonna nella celeberrima "Pietà" del Vaticano. Il particolare più eloquente di questa similitudine è il braccio destro del Cristo, abbandonato fino alla lastra di marmo sulla quale sta per essere adagiato. La maestria nella descrizione della muscolatura e delle vene ha straordinarie similitudini tra le due opere, dal che il prof. Paolucci trae motivo di conferma che il Caravaggio nella realizzazione dei suoi nudi maschili ebbe come riferimento proprio Michelangelo.
Michelangelo Merisi da Caravaggio
"Deposizione", 1602-03
Oil on canvas, 300 x 203 cm
Musei Vaticani, Pinacoteca, Città del Vaticano
Michelangelo Buonarroti
"Pietà", 1499
Marmo, 174 x 195 cm
Basilica di San Pietro, Città del Vaticano
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