La Duchessa del Cardinale (o Ritratto di Dama o Dama della reticella): la controversia sull'attribuzione e sul personaggio ritratto.
"La prima volta in cui il nome di Leonardo risuona in Ambrosiana è proprio sulla penna del fondatore, il cardinale federico Borromeo, il quale attribuì questo dipinto al grande Maestro da Vinci definendolo: "Un Ritratto d'una Duchessa di Milano dal mezzo in su, di mano di Leonardo". Le parole del cardinale indirizzarono subito l'identificazione del soggetto da parte dei critici o dei commentatori . Si parlò, ad esempio, di Beatrice d'Este, moglie di Ludovico il Moro: anzi, questa tavola (proprio perché Federico la attribuiva a Leonardo) venne collegata con il Musico, nel quale si volle vedere il ritratto del Duca, suo sposo. Altri critici parlarono poi di Isabella d'Aragona, moglie di Giangaleazzo Sforza; oppure di Bianca Giovanna, figlia naturale del Moro, o ancora di Cecilia Gallerani, amante del Moro, o infine di Anna Maria Sforza, figlia di Galeazzo Maria. La critica più recente si è invece mantenuta su affermazioni molto più prudenti e vaghe, sia in riferimento all'autore (Giovanni Ambrogio de Predis, discepolo di Leonardo o, più genericamente ancora un Autore anonimo di fine XV secolo), sia in riferimento al soggetto (Ritratto di Dama o Dama della reticella). In ogni caso ci troviamo di fronte a uno splendido ritratto, nel quale affiora senz'altro la lezione di Leonardo. Ed è incontestabile che, nella ricostruzione storica della presenza di Leonardo in Ambrosiana, La Duchessa del Cardinale - proprio a partire dalle parole stesse di Federico Borromeo - è un dipinto da cui non si può prescindere."
(Fonte: Guida La Pinacoteca Ambrosiana, De Agostini Editore, 2015)
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