INV. N. 1531
"Mondo novo" di Giandomenico Tiepolo
La scena è di grande suggestione: rappresenta, di spalle, una piccola folla di contadini e di popolani mescolati a dei nobili (ma non manca neppure un curioso Pulcinella, con lo gnocco infilzato nel forcone) che attende di porre l'occhio all'obiettivo di una lanterna magica, una specie di cosmorama o di diorama, per scorgervi raffigurazioni e scene di paesi lontani (il Mondo novo, appunto). La scena si carica ai nostri occhi delle più singolari valenze: l'attesa di un evento, la quasi totale mancanza dei volti, la metafisica semplicità del paesaggio e della baracca dell'imbonitore (in piedi sopra lo sgabello) fanno di questa figurazione una delle più emblematiche e suggestive testimonianze della premonizione della fine imminente di un mondo e dello sbigottimento curioso per il futuro che s'annuncia in segni e indizi di ancora problematica lettura.
(Fonte: Guida della Ca' Rezzonico - Museo del Settecento veneziano, SKIRA-Marsilio Editore, 2012)