Il Reliquiario del Corporale di Bolsena è un capolavoro dell'oreficeria medievale conservato nel Duomo di Orvieto. Venne realizzato dall'orefice senese Ugolino di Vieri per conservare i lini liturgici che vennero miracolosamente bagnati dal sangue scaturito da un'ostia consacrata, durante la messa celebrata da uno scettico sacerdote boemo a Bolsena nella tarda estate del 1263 (o 1264). Il grande reliquiario è realizzzato in oro, argento e smalto traslucido ed è alto 139 cm.
Si tratta di un'opera di altissimo pregio artistico, che rappresenta l'opera più famosa dell'oreficeria senese del XIV secolo, nella cui scuola venne applicata per la prima volta la tecnica degli smalti translucidi dipinti. Inoltre era una novità per l'Italia l'idea nordeuropea di costruire una complessa architettura gotica in miniatura: esso rappresenta infatti la facciata del Duomo di Orvieto, tripartita e con i timpani più acuti che nella realtà; inoltre vi svettano una serie di pinnacoli sormontati da statuette dorate, un dettaglio che non fa parte dell'architettura italiana ma transalpina e che dimostra gli scambi tra le diverse culture, che proprio tramite le opere di oreficeria avevano un veicolo privilegiato. Altre statuine a tutto tondo si trovano alla base del reliquiario.
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