mercoledì 21 maggio 2014

DUE CAPOLAVORI PERDUTI DEL CARAVAGGIO: "San Matteo e l'angelo" del 1602 e "Cristo sul monte degli ulivi" del 1604-1606, andati distrutti nel 1945.

Michelangelo Merisi da Caravaggio, "San Matteo e l'angelo", del 1602

Si tratta della prima versione del medesimo soggetto che il Caravaggio realizzò per la Cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Secondo Giovanni Baglione e Giovanni Pietro Bellori il dipinto non piacque alla congregazione di preti che quindi rimossero dalla Cappella la tela. Questa fu venduta e acquistata da Vincenzo Giustiniani. Successivamente la tela passò ai Musei di Berlino nel 1815 e andò distrutta verso la fine della seconda guerra mondiale nell'incendio della Flakturm Friedrichshain.





Michelangelo Merisi da Caravaggio, "Cristo sul monte degli Ulivi", 1604-1606

Questo è l'altro dipinto perduto di Caravaggio, eseguito sempre con la tecnica dell'olio su tela tra il 1604 e il 1606. Custodito in passato nel Kaiser Friedrich Museum di Berlino, l'opera venne distrutta nel 1945 nell'incendio della Flakturm Friedrichshain.
L'autenticità del dipinto è stata discussa, ma è bene attestata nella collezione del Marchese Vincenzo Giustiniani e del fratello Cardinale, Benedetto Giustiniani. Inoltre, le dimensioni dell'opera sono praticamente identiche a quelle di un'altra opera di Caravaggio, avente lo stesso soggetto, menzionata nell'inventario Giustiniani. Infine, il modello per San Pietro (la figura girata) appare identico a quello dei due San Gerolamo del periodo romano di Caravaggio, il San Gerolamo in meditazione e San Gerolamo, entrambi realizzati tra il 1605-1606.


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