INV. N. 2165
La Galleria dell'Arte nel Mondo, Roma, Italia (Europa) - The Art Gallery in the World - Rome, Italy (Europe)
lunedì 17 settembre 2018
domenica 16 settembre 2018
INDUNO, Gerolamo - Pittore e soldato italiano, famoso per le sue scene militari. Suo fratello maggiore, Domenico , era anche un artista famoso e lavoravano spesso insieme. (Milano, 13 dicembre 1825 - 18 dicembre 1890): Veduta di Pescarenico, 1862, Olio su tela, 57,5 x 79,5 cm - Milano, Artgate Fondazione Cariplo, Galleria di Piazza Scala
sabato 15 settembre 2018
GOLA, Emilio (Milano, 1851 - 1923): Sulla spiaggia di Alassio, 1917, Olio su tela - Milano, Collezione d'Arte della Fondazione Cariplo
INV. N. 2161
GOLA, Emilio. - Pittore, nato il 22 febbraio 1851 a Milano, dove morì il 21 dicembre 1923. Laureatosi in ingegneria, si diede alla pittura sotto la guida di S. De Albertis, ma nella sua opera non vi è traccia dell'arte del maestro: subì piuttosto l'influsso del Cremona e del Ranzoni, e viaggiando in Europa venne a contatto con forme nuove. Pittore di figura e di paesaggio, nemico di ogni forma volgare e del pittoresco verismo, fu un solitario. La critica cominciò a occuparsi più largamente di lui nel dopoguerra. I suoi Ritratti femminili, i Paesaggi di Mondonico, le Vedute del Naviglio, le Marine di Alassio, con le raffinatezze cromatiche, gl'impreveduti accordi, l'eccezionale sensibilità che rivelarono in una sala alla Mostra internazionale di Roma del 1924, ne palesano la grandezza artistica. Sue opere alla Galleria d'arte moderna di Milano e di Roma e in coll. private, tra cui quella di Gustavo Botta.
Bibl.: C. Bozzi, in Emporium, XIX (1904), pp. 330-346; H. V., in Thieme-Becker, Künstl-Lex., XIV, Lipsia 1921; G. Botta, in Il Poligono, 1929, n. 2; M. Sarfatti, Segni, colori e luci, Milano 1926; R. Giolli, E. G., Milano 1929.
(Fonte: Raffaele Calzini, Enciclopedia Italiana Treccani on line, 1933)
(Per saperne di più: GOLA, Emilio di Beatrice Avanzi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 57 (2001)
mercoledì 12 settembre 2018
martedì 11 settembre 2018
ALTDORFER, Albrecht - Pittore e grafico tedesco, ha lavorato a Ratisbona, di cui era cittadino e, dal 1505 in poi, l'artista principale, lo spirito guida della cosiddetta Scuola del Danubio. (Ratisbona, 1480 ca. - 1538): Adorazione dei Magi, 1530 ca. - 1535, Olio su tavola, 108,5 x 78 cm - Städel, Francoforte sul Meno, Germania
ALTDORFER, Albrecht - Pittore e grafico tedesco, ha lavorato a Ratisbona, di cui era cittadino e, dal 1505 in poi, l'artista principale, lo spirito guida della cosiddetta Scuola del Danubio. (Ratisbona, 1480 ca. - 1538): Cristo prende cpongedo dalla Madre, 1520, Olio su tavola (?), 141 x 111 cm - Londra, National Gallery
lunedì 10 settembre 2018
ALTDORFER, Albrecht - Pittore e grafico tedesco, ha lavorato a Ratisbona, di cui era cittadino e, dal 1505 in poi, l'artista principale, lo spirito guida della cosiddetta Scuola del Danubio. (Ratisbona, 1480 ca. - 1538): Riposo durante la fuga in Egitto, 1510, Olio su pannello, 57 x 38 cm - Berlino, Staatliche Museen
mercoledì 29 agosto 2018
lunedì 27 agosto 2018
domenica 26 agosto 2018
OGGETTI PREZIOSI dell'ANTICHITA': La "Gemma Augustea" è un cammeo in leggero rilievo su due strati, intagliati su di una pietra araba d'onice. E' comunemente attribuito allo scultore/intagliatore Dioscuride o quanto meno a suoi allievi. Risale al 12 d.C. e misura cm 23 x 19, ed ha uno spessore di 1 cm. Vi è rafficurato, nella parte superiore, l'imperatore Augusto, assiso in trono, attorniato da figure personificanti varie deità. Nella parte inferiore l'individuazione delle figure è incerta, ma la più diffusa e che possano trattarsi dei popoli appena sottomessi, quali i Pannoni, i Dalmati e i Germani. E' custodito presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
OGGETTI PREZIOSI dell' ANTICHITA': "Gran Cammeo di Francia", di autore sconosciuto, è realizzato in onice lavorato a cinque strati e risale al 23 d.C..Di forma irregolare, misura 31 x 26,5 cm - Il fregio è diviso in tre registri. Nel registro inferiore si trovano barbari prigionieri. In quello centrale si vedono i personaggi all'epoca viventi della dinastia giulio-claudia: l'imperatore Tiberio e la sua famiglia, e nel registro superiore i membri scomparsi della medesima dinastia. - E' conservato nel Cabinet des médailles di Parigi.
sabato 25 agosto 2018
MANTEGNA, Andrea (1431, Isola di Carturo - 1506, Mantova): Sansone e Dalila, 1495 - 1506, Tempera su tela, 47 x 37 cm. - Londra, National Gallery
INV. N. 2146
Le "grisaglie" del Mantegna: Sansone e Dalila
Le "grisaglie" del Mantegna: Sansone e Dalila
Dal 1490 in poi, Mantegna produsse una serie di opere illusionistiche che rappresentano rilievi scultorei in marmo o bronzo. Questi sono in "grisaglia", toni chiari e scuri di un unico colore che creano figure che si ergono su uno sfondo che simula il marmo con motivi audaci. In Italia, quadri come questo, che sembrano scolpiti nella pietra, sono stati visti per la prima volta nelle basi degli affreschi di Giotto nella Cappella dell'Arena a Padova, dove ha illustrato le sette Virtù e i sette Vizi. Alla fine del XV secolo, il lavoro di grisaille era molto richiesto, e Mantegna dipinse una serie di immagini con questa tecnica, tra cui Sansone e Dalila, un piccolo capolavoro di una serie che illustrava il tema delle "astuzie delle donne".
Sansone è la figura eroica con forza sovrumana la cui storia è raccontata nel Libro dei Giudici dell'Antico Testamento. Sua moglie Delilah avrebbe scoperto il segreto della sua forza. Dopo averle detto che il segreto stava tra i suoi capelli, Delilah gli tagliò i capelli e i Filistei riuscirono a catturare Sansone e ad accecarlo. La vite intrecciata intorno all'albero è un simbolo dello stupore da ubriaco di Sansone. L'iscrizione scolpita sul tronco dell'albero avverte che le donne sono più malvagie persino del diavolo.
(Fonte: Web Gallery of Art, created by Emil Krén and Daniel Marx)
Dettaglio dell'iscrizione sul tronco dell'albero
martedì 21 agosto 2018
FRANCESCO SALVIATI, Francesco de 'Rossi fu un pittore manierista italiano che visse e lavorò principalmente a Firenze, ma produsse anche diverse opere a Roma. È conosciuto con molti nomi, tra cui spicca il nome adottato, Francesco Salviati o Il Salviati (Firenze, 1510 - Roma, 1563): Ritratto di giovane uomo,1543-45, Olio su pannello, 59 x 47 cm - Milano, Museo Poldi Pezzoli
FRANCESCO SALVIATI, Francesco de 'Rossi fu un pittore manierista italiano che visse e lavorò principalmente a Firenze, ma produsse anche diverse opere a Roma. È conosciuto con molti nomi, tra cui spicca il nome adottato, Francesco Salviati o Il Salviati (Firenze, 1510 - Roma, 1563): Resurrezione di Lazzaro, 1540, Olio su pannello, 89 x 67 cm - Roma, Collezione privata di Palazzo Colonna
domenica 19 agosto 2018
VALLOTTON Felix (1865; Lausanne, Switzerland - 1925; Paris): La Dordogne à Carennac, 1925, Olio su tela, 60 x 73 cm - Kunsthaus Zürich Museum, Zurigo, Svizzera
INV. N. 2140 - Ancora un paesaggio dall'atmosfera serena, bucolica e sognante. Un paesaggio idealizzato al massimo, eppure vero nella sua idealizzazione!
sabato 18 agosto 2018
venerdì 17 agosto 2018
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