Antonio Carracci era il figlio illegittimo di Agostino Carracci, fratello del più celebre Annibale Carracci e di una cortigiana veneziana di nome Isabella. Dopo la morte di suo padre nel 1602, si è formato a Roma con lo zio Annibale, il quale probabilmente ha assistito sugli affreschi della Galleria Farnese (1603-1604) e sulle decorazioni di Palazzo Mattei di Giove (1606). Dopo una breve visita a Bologna nel 1609-1610, Antonio tornò a Roma dove ha lavorato per il resto della sua breve carriera.
Sotto la supervisione di Guido Reni dipinse una serie di Virtù e altre figure sussidiarie nella Cappella dell'Annunziata nel Palazzo del Quirinale (1609-1610). Poco dopo ha fatto l'affresco del soffitto di 'Dio Padre e Santi' nella sacrestia di San Sebastiano fuori le Mura (c. 1611). Per il Cardinale Michelangelo Tonti, ha creato la pala di San Bartolomeo In ginocchio Adorazione e la decorazione ad affresco per tre piccole cappelle a San Bartolomeo dell'Isola a Roma, dedicato alla Passione di Cristo, la Vergine e San Carlo Borromeo (c. 1611: 15). Nel 1616 Antonio era di nuovo attivo nel Palazzo del Quirinale, dove per papa Paolo V dipinse gli affreschi con scene del Vecchio Testamento nella cosiddetta Stanza del Diluvio.
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