venerdì 4 gennaio 2019

ORATORIO di SANTA CECILIA - BOLOGNA: Ciclo di affreschi sulla leggenda dei Santi Cecilia e Valeriano eseguiti per la maggior parte da Francesco FRANCIA (1450 - 1517), Lorenzo COSTA il VECCHIO (1460 - 1535) e Amico ASPERTINI (1475 - 1552) - Bologna, Cappella adiacente il portico della chiesa di San Giacomo Maggiore

INV. N. 2226

Oratorio di Santa Cecilia - Bologna

Il ciclo di affreschi nell'Oratorio di Santa Cecilia consiste in dieci scene tratte dalla leggenda dei Santi Cecilia e Valeriano, situate a nord (scene 1-5) e a sud (scene 6-10) nell'Oratorio, che è collegato da un passaggio alla chiesa di San Domenico Maggiore. Il ciclo, simile a un fregio continuo, è molto diverso dal tipo di pittura che si trova normalmente nelle chiese parrocchiali. Ha una maggiore somiglianza con le suite di tele prodotte per gli oratori veneziani e le sale riunioni.

I dieci pannelli orizzontali, ognuno dei quali è pieno di figure a grandezza naturale in primo piano, creano l'impressione di una narrazione pittorica continua, strutturata ma non effettivamente interrotta dalle lesene inquadrate. I paesaggi di sfondo continuo incorporano scene della leggenda di Santa Cecilia, una grande parte delle quali coinvolge le conversioni e i martiri di suo marito Valeriano e suo fratello Tiburzio. Sono raffigurati anche l'ufficiale romano Massimo, un altro convertito, e Papa Urbano I come i protettori dei santi, che sono subito dopo martirizzati.

Il carattere predominante del ciclo riflette completamente gli stili dei due maestri che diedero il tono alla scuola bolognese intorno al 1500, cioè Lorenzo Costa il Vecchio e Francesco Francia. Devono essere considerati quelli che hanno ideato il ciclo di S. Cecilia, che alla fine è stato realizzato da collaboratori i cui nomi non possono più essere determinati con l'eccezione di due pannelli con la firma di Amico Aspertini. Il fatto che le prime immagini su ciascun muro siano di Francia indica che era il supervisore del progetto.

Sei scene, due ciascuno, sono state eseguite da Francesco Francia, Lorenzo Costa il Vecchio e Amico Aspertini (trovate l'indicazione accanto a ciascuna scena).
Gli autori delle altre scene non sono noti, ma sono state fatte delle ipotesi che vengono indicate come attribuzioni.

Le scene del ciclo sono le seguenti:

Scena 1: Matrimonio di Cecilia e Valeriano (Francesco Francia)
Scena 2: Valeriano con Papa Urbano I (Lorenzo Costa il Vecchio)
Scena 3: Battesimo di Valeriano (attr. a  G. M. Chiodarolo e C. Tamaroccio)
Scena 4: Incoronazione di Cecilia e Valeriano (attr. al Bagnacavallo e B. Pupini)
Scena 5: Martirio di Valeriano e Tiburzio (Amico Aspertini)
Scena 6: Sepoltura di Valeriano e Tiburzio (Amico Aspertini)
Scene 7: Cecilia disputa col prefetto Almachio (attr. a  G. M. Chiodarolo e C. Tamaroccio)
Scena 8: Martirio e decapitazione di Santa Cecilia (attr. a  G. M. Chiodarolo e C. Tamaroccio)
Scena 9: Cecilia regala i suoi possedimenti (Lorenzo Costa il Vecchio)
Scena 10: Sepoltura di Santa Cecilia (Francesco Francia)
N.B. Le immagini che seguono non rispettano l'ordine cronologico sopra indicato. Ma vi è incata la scena che rappresenta.





Scena n. 5


 Scena n. 6


Scena n. 3


 Scena n. 4


 Scena n. 1


 Scena n. 7


 Scena n. 8


 Scena n. 10


 Scena n. 2


Scena n. 9




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