sabato 25 agosto 2018

MANTEGNA, Andrea (1431, Isola di Carturo - 1506, Mantova): Sansone e Dalila, 1495 - 1506, Tempera su tela, 47 x 37 cm. - Londra, National Gallery

INV. N. 2146


Le "grisaglie" del Mantegna: Sansone e Dalila

Dal 1490 in poi, Mantegna produsse una serie di opere illusionistiche che rappresentano rilievi scultorei in marmo o bronzo. Questi sono in "grisaglia", toni chiari e scuri di un unico colore che creano figure che si ergono su uno sfondo che simula il marmo con motivi audaci. In Italia, quadri come questo, che sembrano scolpiti nella pietra, sono stati visti per la prima volta nelle basi degli affreschi di Giotto nella Cappella dell'Arena a Padova, dove ha illustrato le sette Virtù e i sette Vizi. Alla fine del XV secolo, il lavoro di grisaille era molto richiesto, e Mantegna dipinse una serie di immagini con questa tecnica, tra cui Sansone e Dalila, un piccolo capolavoro di una serie che illustrava il tema delle "astuzie delle donne". 
Sansone è la figura eroica con forza sovrumana la cui storia è raccontata nel Libro dei Giudici dell'Antico Testamento. Sua moglie Delilah avrebbe scoperto il segreto della sua forza. Dopo averle detto che il segreto stava tra i suoi capelli, Delilah gli tagliò i capelli e i Filistei riuscirono a catturare Sansone e ad accecarlo. La vite intrecciata intorno all'albero è un simbolo dello stupore da ubriaco di Sansone. L'iscrizione scolpita sul tronco dell'albero avverte che le donne sono più malvagie persino del diavolo.
(Fonte: Web Gallery of Art, created by Emil Krén and Daniel Marx)




Dettaglio dell'iscrizione sul tronco dell'albero



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