Un sentimento di ansiosa maternità, arricchita da grande consapevolezza, è espresso nella Madonna Tempi. La Vergine sta tenendo stretto e dolcemente il Bambino. Ha gli occhi solo per lui, ma il bambino sta guardando l'osservatore, e ci attira così nella scena intima. Il colore applicato rapidamente sul velo, dove la vernice è stata modellata da pennellate mentre ancora bagnata, mostra che Raffaello utilizzava i suoi materiali molto più liberamente che nei suoi quadri del periodo anteriore.
Le due figure sono concepite come un unico gruppo, e per questo dominano l'impatto visivo della scena. Gli unici elementi naturali sono una piccola striscia di paesaggio e il cielo blu chiaro di sfondo. Il mantello gonfio della Madonna sta ad indicare il movimento. L'estrema sintesi dei campi di colore indica l'idealizzazione di Raffaello del soggetto. Ma la necessità del pittore per la bellezza formale e la realtà emotiva del soggetto sono espressi soprattutto attraverso la tenera relazione tra Madre e Bambino.
Questo pannello, che la critica colloca nell'anno 1508, è incluso tra le opere eseguite da Raffaello dopo i contatti con l'arte fiorentina.
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