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giovedì 11 maggio 2017

VINCENZO CAMPI (*) (Cremona, 1530 - 1591): La cucina, 1580 circa, Olio su tela - Milano, Pinacoteca di Brera

INV. N. 1851


VINCENZO CAMPI (*)
(Cremona, 1530 - 1591)

I Campi erano una famiglia di pittori italiani di Cremona, attivi nel XVI secolo, nel nord dell'Italia, dove avevano lo splendido esempio dei veneziani e qualche conoscenza dell'arte fiamminga e tedesca.

Il capo della famiglia era Galeazzo Campi (1477-1536), allievo di Boccaccio Boccaccini. I suoi stretti contatti con Tommaso Aleni sono dovuti all'evidente alleanza stilistica. Nei suoi paesaggi si possono osservare influenze di Giovanni Bellini e Perugino. Fu padre di Giulio, Antonio e Vincenzo.

Giulio Campi ha lavorato principalmente a Cremona. I suoi primi altari offrono idee da Brescia e dall'Emilia. Ha collaborato con Camillo Boccaccino, poi è stato influenzato da Giulio Romano e Pordenone.

Antonio Campi (Cavaliere Antonio) era il secondo figlio di Galeazzo. Le sue opere iniziali rimangono vicine allo stile di suo fratello Giulio e quello di Camillo Boccaccino. Le sue opere grafiche mostrano influenze dalle sculture del Parmigianino e Emiliana. 

Vincenzo Campi si è allenato alla pittura sotto il fratello Giulio. Dipinse prevalentemente santi e ritratti, ma poi cambiò in modo determinante il genere delle sue pitture sulla scia della conoscenza della opere di Pieter AertsenJoachim Beuckelaer indirizzandosi quindi verso le nature morte ma soprattutto verso opere ove sono rappresentati venditori di frutta e pescivendoli. A Brera, Milano ci sono due di questi suoi capolavori. Le influenze di Aertsen e Beuckelaer sono evidenti. 






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