VINCENZO CAMPI (*)
(Cremona, 1530 - 1591)
I Campi erano una famiglia di pittori italiani di Cremona, attivi nel XVI secolo, nel nord dell'Italia, dove avevano lo splendido esempio dei veneziani e qualche conoscenza dell'arte fiamminga e tedesca.
Il capo della famiglia era Galeazzo Campi (1477-1536), allievo di Boccaccio Boccaccini. I suoi stretti contatti con Tommaso Aleni sono dovuti all'evidente alleanza stilistica. Nei suoi paesaggi si possono osservare influenze di Giovanni Bellini e Perugino. Fu padre di Giulio, Antonio e Vincenzo.
Giulio Campi ha lavorato principalmente a Cremona. I suoi primi altari offrono idee da Brescia e dall'Emilia. Ha collaborato con Camillo Boccaccino, poi è stato influenzato da Giulio Romano e Pordenone.
Antonio Campi (Cavaliere Antonio) era il secondo figlio di Galeazzo. Le sue opere iniziali rimangono vicine allo stile di suo fratello Giulio e quello di Camillo Boccaccino. Le sue opere grafiche mostrano influenze dalle sculture del Parmigianino e Emiliana.
Vincenzo Campi si è allenato alla pittura sotto il fratello Giulio. Dipinse prevalentemente santi e ritratti, ma poi cambiò in modo determinante il genere delle sue pitture sulla scia della conoscenza della opere di Pieter Aertsen e Joachim Beuckelaer indirizzandosi quindi verso le nature morte ma soprattutto verso opere ove sono rappresentati venditori di frutta e pescivendoli. A Brera, Milano ci sono due di questi suoi capolavori. Le influenze di Aertsen e Beuckelaer sono evidenti.
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