Vaso blu
La piccola anfora, con le anse costolate, termina al fondo con puntale a bottone. Il corpo è completamente decorato con scene ed elementi di tema dionisiaco; le scene figurate occupano lo spazio sotto le anse; sugli altri due lati si sviluppa una decorazione a elementi vegetali ed animali. Entrambe le raffigurazioni sotto le anse, delimitate in alto da un festone carico di fiori e frutta, mostrano eroti impegnati in attività agresti. Su un lato, un erote è semidisteso su un letto, mentre un altro suona la cetra ed altri due, su alti piedistalli, sono intenti alla vendemmia. Dei quattro eroti sul lato opposto, due seduti su un'alta base, suonano il flauto e la siringa, altri due sono impegnati in altre attività. L'ornamento degli altri due lati - uguale nella composizione - mostra un mascherone ornato di foglie di vite dal quale originano due grossi tralci carichi di foglie e grappoli, con due esili tralci che al centro formano volute.
Nella parte inferiore, sotto la linea di esergo, si sviluppa un fregio con scena pastorale con capre e pecore pascolanti in un paesaggio alberato.
Quest'anforetta, della quale le circostanze del rinvenimento sono poco chiare, è il più noto esemplare, assieme al Vaso Portland, di un piccolo gruppo di manufatti realizzati con la tecnica del vetro-cammeo e accomunati dal tema dionisiaco della decorazione, tra i quali è significativo ricordare i due pannelli, ugualmente rinvenuti a Pompei, dalla Casa di Fabio Rufo (Insula Occidentalis).
Sulla base di evidenti affinità stilistiche, si ritiene che l'anfora di Pompei sia stata prodotta dalla stessa officina del Vaso Portland e della coppa del Getty Museum.
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