Loggia con giardino
Il dipinto, firmato e datato 1696, è considerato tra i capolavori di Christian Berentz, pittore di nature morte di origine tedesca, ma attivo soprattutto a Roma. E' stato eseguito in collaborazione con Carlo Maratta, autore della figura femminile e del bambino che porge il grappolo d'uva, per monsignor Rezzonico e acquistato poi dal marchese Pallavicini. Dalla collezione di quest'ultimo, grande estimatore e principale committente del Berentz, la tela passò, insieme ad altre, nella collezione Arnaldi di Firenze e fu venduto al Real Museo Borbonico dal conte Potocky. Questa grandiosa composizione di fiori e frutta, raffinati oggetti di vetro e di argento, si caratterizza per la ricchezza cromatica e per l'atmosfera trasparente e cristallina. E' stata indicata la grande affinità fra il Berentz e Cristofoto Munari, pittore di nature morte emiliano, attivo a Roma nei primi anni del Settecento. Il dipinto di Capodimonte è altresì un esempio significativo dell'affermazione di nuovi motivi iconografici nell'ambiente romano, dove pittori come Pietro Navarra, Gabriello Salci e soprattutto Maximilian Pfeiler furono infliuenzati dalle opere del Berentz.
(Fonte: Museo di Capodimonte, Brigitte Daprà, Ed Touring Club Italiano, 2014)
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