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sabato 20 gennaio 2018

SCHEDONI BARTOLOMEO - Pittore emiliano (Formigine, 1578 - Parma, 1615): Deposizione, 1613, Olio su tela - Parma, Italia, Galleria Nazionale

INV. N. 2050


Bartolomeo Schedóni

Pittore italiano nato a Formigine, in provincia di Modena, intorno al 1570 circa e morto a Parma nel 1615. Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio, il cui influsso informa le opere del primo periodo (Sacra famiglia e santi, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). La ricca formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi e farnesiane, condusse, a contatto con la pittura di L. Carracci e di G. Lanfranco (a Parma dal 1610), a uno stile molto personale, in cui la luce diretta e contrastata isola ed evidenzia le forme solide e quasi geometricamente costruite e dà risalto al colore vivo e brillante (Carità, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; Le Marie al sepolcro e La deposizione (nella foto)1613 circa, Parma, Galleria Estense).



SCHEDONI BARTOLOMEO (Formigine, 1578 - Parma, 1615): San Sebastiano curato dalle pie donne, 1615 (incompiuto), Olio su tela, 185 x 125 cm - Napoli, Galleria Nazionale del Museo di Capodimonte

INV. N. 2049


Bartolomeo Schedóni

Pittore italiano nato a Formigine, in provincia di Modena, intorno al 1570 circa e morto a Parma nel 1615. Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio, il cui influsso informa le opere del primo periodo (Sacra famiglia e santi, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). La ricca formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi e farnesiane, condusse, a contatto con la pittura di L. Carracci e di G. Lanfranco (a Parma dal 1610), a uno stile molto personale, in cui la luce diretta e contrastata isola ed evidenzia le forme solide e quasi geometricamente costruite e dà risalto al colore vivo e brillante (Carità, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; Le Marie al sepolcro e La deposizione1613 circa, Parma, Galleria Estense).



domenica 7 gennaio 2018

ARCIMBOLDO, Giuseppe Arcimboldi, noto come - (Milano, 1526 - 1593): La giardiniera di verdure, 1587-90, Olio su tavola, 36 x 24 cm - Cremona, Museo Civico "Ala Ponzone"

INV. N. 2039

Uno dei magistrali scherzi dell'Arcimboldo: nella prima immagine di questo dipinto, che è capovolto, vediamo uno dei suoi soliti volti umani realizzato qui con diversi ortaggi. Se si rimette il dipinto nella posizione corretta, seconda immagine, si vede che in realtà si tratta di una ciotola colma di ortaggi!