INV. N. 2055
La Galleria dell'Arte nel Mondo, Roma, Italia (Europa) - The Art Gallery in the World - Rome, Italy (Europe)
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mercoledì 31 gennaio 2018
lunedì 22 gennaio 2018
domenica 21 gennaio 2018
sabato 20 gennaio 2018
SCHEDONI BARTOLOMEO - Pittore emiliano (Formigine, 1578 - Parma, 1615): Deposizione, 1613, Olio su tela - Parma, Italia, Galleria Nazionale
INV. N. 2050
Pittore italiano nato a Formigine, in provincia di Modena, intorno al 1570 circa e morto a Parma nel 1615. Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio , il cui influsso informa le opere del primo periodo (Sacra famiglia e santi, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte ). La ricca formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi e farnesiane, condusse, a contatto con la pittura di L. Carracci e di G. Lanfranco (a Parma dal 1610), a uno stile molto personale, in cui la luce diretta e contrastata isola ed evidenzia le forme solide e quasi geometricamente costruite e dà risalto al colore vivo e brillante (Carità, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; Le Marie al sepolcro e La deposizione (nella foto), 1613 circa, Parma, Galleria Estense).
Bartolomeo Schedóni
SCHEDONI BARTOLOMEO (Formigine, 1578 - Parma, 1615): San Sebastiano curato dalle pie donne, 1615 (incompiuto), Olio su tela, 185 x 125 cm - Napoli, Galleria Nazionale del Museo di Capodimonte
INV. N. 2049
Pittore italiano nato a Formigine, in provincia di Modena, intorno al 1570 circa e morto a Parma nel 1615. Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio , il cui influsso informa le opere del primo periodo (Sacra famiglia e santi, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte ). La ricca formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi e farnesiane, condusse, a contatto con la pittura di L. Carracci e di G. Lanfranco (a Parma dal 1610), a uno stile molto personale, in cui la luce diretta e contrastata isola ed evidenzia le forme solide e quasi geometricamente costruite e dà risalto al colore vivo e brillante (Carità, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; Le Marie al sepolcro e La deposizione, 1613 circa, Parma, Galleria Estense).
Bartolomeo Schedóni
lunedì 15 gennaio 2018
venerdì 12 gennaio 2018
mercoledì 10 gennaio 2018
martedì 9 gennaio 2018
lunedì 8 gennaio 2018
domenica 7 gennaio 2018
ARCIMBOLDO, Giuseppe Arcimboldi, noto come - (Milano, 1526 - 1593): La giardiniera di verdure, 1587-90, Olio su tavola, 36 x 24 cm - Cremona, Museo Civico "Ala Ponzone"
INV. N. 2039
Uno dei magistrali scherzi dell'Arcimboldo: nella prima immagine di questo dipinto, che è capovolto, vediamo uno dei suoi soliti volti umani realizzato qui con diversi ortaggi. Se si rimette il dipinto nella posizione corretta, seconda immagine, si vede che in realtà si tratta di una ciotola colma di ortaggi!
Uno dei magistrali scherzi dell'Arcimboldo: nella prima immagine di questo dipinto, che è capovolto, vediamo uno dei suoi soliti volti umani realizzato qui con diversi ortaggi. Se si rimette il dipinto nella posizione corretta, seconda immagine, si vede che in realtà si tratta di una ciotola colma di ortaggi!